giovedì 21 febbraio 2013

La partecipazione è già possibile, se volete

"si è presentato come l'antipartito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odii, dei desideri. è divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano, non modificati ancora da una tradizione nuova, dalla scuola, dalla convivenza in uno stato bene ordinato e amministrato".

Uno dei punti di forza del M5s è la partecipazione di tutti alla cosa pubblica. Ma partecipazione di chi e a cosa? Perchè volendo, gli strumenti per partecipare ci sono già e ci sono sempre stati. Il punto è: chi vuole partecipare? Io, riferendomi solo ed esclusivamente alla mia esperienza personale, quando ho avuto il desiderio di dire la mia l'ho sempre fatto. Reclamando, contestando, informandomi e confrontandomi con chi di dovere.


E' facile dire: "mi fregano", quando magari tu che leggi sei il primo che quando si trova la busta paga sbagliata non va a chiedere spiegazioni perchè il sindacato no e perchè io non sono uno che protesta, già che mi hanno dato i soldi; e che quando non gli fanno lo scontrino non lo chiede neppure, se no sembra che rompo, però poi sono tutti ladri e c'è l'evasione fiscale; che quando vede gli operai sul tetto di casa che lavorano senza casco non avvisa nessuno, perchè non sono fatti miei; che quando firma il contratto telefonico non legge quello che sta firmando, perchè il venditore gli ha già detto tutto; che non paga l'assicurazione della macchina e poi va in giro tamponando le persone e sperando di "aggiustarsi" invece di firmare la constatazione amichevole; che fa le rate per tutto, dall'iphone alla cucina alla palestra perchè tutto è necessario in questo mondo consumistico, anche la borsetta a noleggio pur di avere la borsa di marca; poi però si arrabbia con la banca perchè è ladra e lo frega, e magari la banca non voleva neanche fargli il prestito perchè non aveva i requisiti e quindi si è rivolto lui a una di quelle società di prestiti che fanno tassi da usura. In che cosa è affascinante questo messaggio del "distruggiamo tutto", nel fatto che è una scorciatoia per far urlare ad altri da un palco quello che voi non siete stati in grado di chiedere gentilmente in 20 o 30 anni di vita semplicemente facendovi rispettare?

Io quando ho voluto partecipare ho sempre trovato i modi per farlo. Ho ancora il ricordo di quando 3 anni fa mandai una mail in comune, ho avuto 9 notifiche di lettura da 9 persone diverse prima della risposta.
E quando ho avuto bisogno del sindacato, ci sono stati, anche se ero interinale. Sì, certo, sono dovuta andare a chiedere, non è che mia abbiano inseguita per offrirmi assistenza. Ma ho chiesto e ho ottenuto. E mi sono state raccontate innumerevoli esperienze positive in questo senso con tutti e 3 i maggiori sindacati nazionali, alla faccia del messaggio a 5 stelle sul fatto che i sindacati non servono.

Anche la questione del ridurre l'inquinamento, parliamone. Cominciamo noi, io e te che leggi, a utilizzare una macchina che non abbia più di 1100 o 1400 di cilindrata. Cosa ve ne fate di un suv 3.0 TDI e un sacco di cavalli? Per utilizzarla come status symbol? Bene siete degnamente rappresentati già dal ricco imprenditore che ha governato l'Italia per gran parte dell'ultimo ventennio, non vi serve Grillo.
Inquinare meno non è un progetto solo politico, è prima di tutto un impegno che noi possiamo prenderci con i nostri piccoli gesti quotidiani, per esempio comprando auto meno inquinanti. Semplice. Elementare. Riduce anche il problema dell'indebitamento di un sacco di famiglie visto che le rate di un'utilitaria sono più basse di quelle di un macchinone.

Non parliamo poi del programma della candidata alla regione Lombardia: meno cemento, e fin qui ci può stare; meno energia, e qui mi piacerebbe sapere come fai a convincere veramente le persone a risparmiare sull'energia, anche adesso abbiamo la possibilità di farlo a partire dal non lasciare luci e spie inutilmente accese tutti i giorni in casa, non serviva una proposta politica per spiegarlo; e poi, meno sanità. sì avete capito bene, meno sanità. Copio direttamente la frase perchè a riassumerla rischio di travisarne il senso: "Con un obiettivo ben preciso, la Costituzione italiana ci chiede di tutelare la salute del cittadino e poi di curarlo. In Regione Lombardia abbiamo dedicato l’80% del bilancio regionale a curare i cittadini, facendoli ammalare prima e quindi dedicando poi ingenti risorse alla cura del cittadino". E quindi? Prima vediamo se tra 20 anni l'incidenza delle malattie tra i cittadini lombardi è diminuita, poi se questo sarà vero e supportato da fatti, taglieremo la sanità. Non prima. E poi la parte finale: "Meno ipocrisia e meno soldi in politica". Ok, anche questo è bellissimo sulla carta, per quanto riguarda la regione Lombardia posso anche essere d'accordo, anche se in realtà la nostra regione aveva un bilancio in attivo di 40 miliardi nonostante l'evasione fiscale quindi non credo che abbiamo un vero problema di bilancio.

Sulla questione dei "meno soldi in politica" a livello nazionale però permettetemi un appunto. Sono un'opinione personale che spero sia un timore infondato. Innanzitutto tutti i partiti hanno proposto un abbassamento dei costi dei parlamentari ed altri costi della politica perchè ora sono eccessivi, e ovviamente sono d'accordo. Ma la cifra che propone il M5s a me sembra davvero eccessivamente bassa, trattandosi di 2000 €/mese totali se non ho capito male. Onestamente, io credo che la priorità per il benessere del paese sia che un politico o in generale qualsiasi persona che si trovi in un ruolo di comando non sia in alcun modo corruttibile. E ovviamente sperando di sbagliarmi, temo che lasciare con pochi soldi delle persone che si trovano a Roma non abituate al tenore di vita di Roma e con una famiglia altrove, non sia un modo per rendere queste persone chiaramente incorruttibili. Ovviamente ci si appella all'onestà delle persone e al fatto che nessuno dovrebbe mai permettersi di "comprare" un'idea, nè un politico dovrebbe mai "vendere" i suoi ideali, perchè si tratterebbe per come la vedo io di prostituzione intellettuale. Ma si sa, siamo in Italia, e anche se non fossimo in Italia se avete visto il film Lincoln (un capolavoro) sapete di cosa sto parlando. Quindi attenzione prima di proporre tagli indiscriminati, ricordate che tante altre leggi erano state pensate ed approvate con le migliori intenzioni e poi all'atto pratico si sono rivelate fallimentari se applicate al contesto sociale in cui viviamo.

In compenso, nel programma del M5S la parola lavoro appare solo 2 volte, di cui una nella forma "telelavoro", come se avessimo bisogno di altre forme alternative di lavoro non garantite. Non si parla mai di cultura (solo due volte viene usato l'aggettivo culturale ma per parlare d'altro). La parola donna o femminile non appare nemmeno una volta, così come la parola mafia, che è uno dei principali problemi in Italia e da cui nasce tutta la questione meridionale e tante altre problematiche derivate.
Nel programma di Grillo sono presenti per un totale di 24 volte le parole divieto, vietare, proibire, proibizione, abolire. Vogliamo un paese pieno di divieti che non saranno rispettati? Perchè già lo sappiamo che in Italia fatta la legge, trovato l'inganno. E già sappiamo che proibire qualcosa porterà i cittadini a trovare lo stesso risultato in altro. Abolisci il fumo, la gente si dà all'alcol. Non hai risolto il problema alla radice. Abolisci l'IMU, poi i soldi li devi trovare da un'altra parte. Vogliamo un paese in cui tutto verrà cancellato perchè non va bene senza essere sostituito concretamente da qualcosa di meglio? O vogliamo un paese in cui si costruisca qualcosa di nuovo per il futuro? Un progetto preciso, un piano per il lavoro?

Intanto per quanto riguarda le fantastiche idee di risparmio energetico, tutela dell'ambiente, gestione dei soldi in modo consapevole e rapporto col mondo del lavoro cominciamo noi a essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, come diceva Gandhi. Facciamo la raccolta differenziata e spieghiamo al vicino di casa come farla se non è in grado, o all'amica che ancora butta i cartoni della pizza nel secco; non compriamo cose a rate ovunque se non abbiamo fiducia nelle banche o se non abbiamo tempo e voglia di leggere un contratto e valutarne i pro e i contro; non accettiamo lavori pagati 300 € al mese + provvigioni visto che non vi è chiaramente alcun guadagno, perchè il mercato del lavoro è stato inquinato anche da questo, da persone che lavorano per pagarsi la benzina e il cibo per andare al lavoro pur di passare 9 ore della giornata in qualsiasi posto ma non in compagnia di se stessi. Certo il mondo del lavoro non è stato rovinato dal sindacato.

P.S: la citazione tra virgolette all'inizio del post non è tratta da un'intervista a qualche giornalista di sistema, e il giorno in cui è stata scritta non era riferita al M5s come avete tutti pensato. E' una frase di Gramsci del 1921 riferita al neonato partito fascista.

mercoledì 6 febbraio 2013

Dilettanti allo sbaraglio

In ogni mestiere ci vuole passione.
Partiamo da questo concetto basilare, che se tutti applicassero nella scelta del proprio lavoro e della strada da intraprendere nella vita sicuramente avremmo un paese migliore.

Il veterinario ama gli animali? è la conditio sine qua non, ovvio che un veterinario debba amare gli animali altrimenti non avrebbe scelto quel mestiere. Poi però studia 5 anni all'università e fa un periodo di affiancamento prima di essere lasciato da solo ad operare o eseguire diagnosi delicate. Siamo sinceri, non affiderei il mio gatto a un veterinario che non ha mai preso in mano una siringa, pur non avendo dubbi sul fatto che ami gli animali. A maggior ragione se il gatto è in fin di vita.

All'architetto interessa veramente costruire case, lo fa per passione? Spero proprio di sì, ma se dovessi scegliere una persona a cui far costruire la mia casa, quella in cui devo vivere per i prossimi decenni, non sceglierei uno studente di architettura al 1° anno, per quanto gli interessi progettare case e per quanto possa avere le migliori intenzioni di costruire per me una casa bellissima e adatta alle mie esigenze. Probabilmente sceglierei un architetto che abbia quanto meno fatto 3 anni di praticantato e superato l'esame di stato. Poi se il terreno dove voglio costruire la casa ha dei problemi, per esempio un fiume vicino che potrebbe straripare da un momento all'altro o è in zona sismica, chiederei delle referenze all'architetto per capire se è in grado di costruire su un terreno instabile una casa che stia in piedi a lungo.

L'avvocato ci mette passione quando fa un'arringa? Certo che sì, altrimenti perderebbe tutti i clienti quindi è ovvio che se una persona sceglie di fare l'avvocato, ha voglia di battersi per una causa e ha una buona capacità di problem solving. Ma se dovessi scegliere un avvocato che mi difenda, non sceglierei uno appena laureato che non ha ancora terminato il praticantato se potessi sceglierne un altro che invece ha già terminato i suoi anni di praticantato e ha superato l'esame di stato. A maggior ragione se la causa legale in cui mi imbarco è complessa e difficile da vincere.

Credo che lo stesso discorso valga per molte attività lavorative diverse e molto complesse, in cui entrano in gioco non solo le conoscenze teoriche e l'entusiasmo ma anche capacità pratiche acquisite sul campo.
A maggior ragione in politica, ora, nel 2013, con la crisi in corso, il problema dell'occupazione e la complessità della situazione economica che abbiamo ereditato nostro malgrado dai precedenti governi, se devo scegliere delle persone che lavorino per il bene del paese ho dei seri dubbi che una persona che non ha mai visto il bilancio di un comune e non ha mai portato avanti una trattativa in modo diplomatico in ambito pubblico sia in grado di fare scelte sagge e oculate in ambito legislativo a livello nazionale.
Guardando i video dei candidati al parlamento del M5s mi sono sorti dei dubbi sulla preparazione di queste persone a governare il nostro paese con un bilancio in rosso, una spesa pubblica di 800 miliardi e una corruzione che non ci invidia nessuno, per non parlare del problema della mafia, dell'interazione col Vaticano sulle tematiche etiche (hanno mai preso posizione sul tema?) e della trattativa costantemente in corso con Bruxelles e con le banche.
Non è che manderemo dei dilettanti allo sbaraglio e poi ne pagheremo le conseguenze di nuovo?