giovedì 21 luglio 2016

Cosa contiene il Decreto Legge enti locali approvato oggi alla Camera




1) 26 milioni di euro in più per i comuni che hanno maggiori difficoltà nel passare dalla logica della spesa storica a quella del costo standard.
2) 136 milioni (in tre anni) ai comuni che vogliono abbattere i vecchi debiti a tasso fisso, che hanno penali scandalose (in media del 20%); queste penali le paga lo Stato.
3) Piano straordinario triennale di stabilizzazione dei precari delle scuole comunali.
4) 80 milioni (in quattro anni) ai comuni che siano stati colpiti da sentenze esecutive (il cui onere sia superiore alla metà del proprio bilancio) relative a tragedie quali crolli di scuole, ecc...per evitare oltre al danno (il dissesto del comune), la beffa (il fatto che i familiari delle vittime non ricevano il giusto risarcimento).
5) Aiuto ai comuni in procedura di pre-dissesto, per evitare che vadano in dissesto. Se durante il piano decennale di riequilibrio emerge un nuovo disavanzo, invece di andare in dissesto possono rispalmare il nuovo disavanzo sullo stesso orizzonte temporale.
6) Azzeramento del taglio per le città metropolitane, che hanno quindi le stesse identiche risorse dello scorso anno.
7) AIuto ai comuni terremotati di Abruzzo, Emilia e Toscana. I tagli che erano stati sospesi negli ultimi anni, non si applicano tutti in una volta, ma gradualmente in 4 anni a partire dal prossimo.
8) Sblocco del turn over per i comuni sotto i 10 mila abitanti (che erano maggiormente danneggiati dal limite del 25%). Per loro il turn over triplica, passando al 75%. Più possibilità di assunzioni.
9) 148 milioni in più alle province per il 2016: 100 milioni per manutenzione straordinarie strade, 48 milioni per manutenzione ordinaria di strade e scuole.
10) Se un sindaco aveva tagliato la spesa per acquisti più di quanto avesse tagliato la spesa del personale, paradossalmente violava una regola (quella di far diminuire il rapporto spesa personale/spesa corrente), soffrendone tutte le conseguenze negative. Ora questa assurdità è stata eliminata.
11) Su 8 mila comuni, solo 138 hanno sforato il Patto di Stabilità nel suo ultimo anno di vita (il 2015). Cancellare completamente le sanzioni sarebbe stato ingiusto per gli altri 7862. Però era sensato intervenire: sono state escluse le spese sostenute per edilizia scolastica, e la "multa" è stata ridotta del 70%.

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