domenica 23 dicembre 2018

Manifesto per un Pd unito e riformista. Per l’alternativa che parte dalle città e dai territori.

Ho sottoscritto con convinzione questo appello chi vuole apporre la sua firma scriva a Chi vuole aderire al manifesto scriva a: m.chiocchetti@partitodemocratico.it 
"Siamo in un periodo storico estremamente complesso e abbiamo bisogno di affrontare i sovranisti e la destra italiana ed europea con grande forza ed unità. Di fronte a noi c’è un governo pericoloso, fatto di propaganda e zero fatti, che sta mettendo a rischio il futuro degli italiani.
Contestualmente, a livello europeo, la prossima sfida sarà tra chi vorrà distruggere l’Europa e chi, invece, vorrà essere protagonista nella globalizzazione con un’Europa unita e più forte. Ci attendono grandi battaglie. Per questo il congresso del Partito democratico non può parlare esclusivamente al suo interno, risolvendosi in una diatriba tra parti contrapposte. E’ necessario mettere in campo una forte opposizione e un progetto di alternativa culturale, riformista e di popolo alla destra populista.
I nostri elettori ci chiedono unità e la nostra compattezza è fondamentale per essere competitivi. Per questo noi sindaci del Pd diciamo no a qualunque ipotesi di scissione. L’articolazione del fronte democratico, utile per contrastare i movimenti nazionalpopulisti, non può passare da un frazionamento del Pd. Allo stesso modo non crediamo possibile coltivare alcuna ipotesi di alleanza con i 5 stelle, che stanno dimostrando incompetenza e sudditanza alla peggiore destra dal dopoguerra.
Vogliamo un Pd che guardi al futuro. Solo così potremo mettere insieme le energie migliori del centrosinistra e ripartire. A maggior ragione con un congresso che si concluderà poco prima delle elezioni europee e di una tornata amministrativa che riguarderà oltre 4mila comuni, più le regioni Piemonte, Basilicata, Abruzzo e Sardegna.
Noi pensiamo che l’alternativa possa nascere dal riformismo concreto delle città. I sindaci e gli amministratori locali del Pd sono una ricchezza straordinaria dalla quale ripartire per recuperare consenso. Nelle città nascono alleanze vincenti con il civismo. Senza il protagonismo dei sindaci e degli amministratori il Pd non avrà futuro.
Per questo vogliamo porre alcuni contenuti al centro del dibattito congressuale, perché guadagnino un carattere di priorità nell’agenda del nuovo Pd, e su questi contenuti intendiamo confrontarci in maniera unitaria con tutti candidati.
Riteniamo che il Partito Democratico Partito si debba dare un’organizzazione federale. La possibilità di cogliere e rappresentare le istanze dei diversi territori italiani passa da una maggiore autonomia delle federazioni regionali, che deve riguardare anche la dimensione finanziaria e la selezione delle candidature. Diversamente non sarà possibile intercettare la domanda di sviluppo, semplificazione, di efficienza e di investimento sulle infrastrutture che arriva dai mondi produttivi del Nord – in aperto conflitto con le fallimentari scelte economiche del governo gialloverde – né il bisogno di emancipazione e di profonda riforma della pubblica amministrazione che emerge dai territori del Mezzogiorno.
Crediamo nel ruolo delle autonomie locali (comuni, province e città metropolitane), in una logica di sussidiarietà che assegna responsabilità e mezzi adeguati ai livelli istituzionali più prossimi ai cittadini. Vogliamo quindi che il Pd si batta per restituire ai Comuni il controllo delle leve di prelievo e di spesa, oltre che la necessaria flessibilità organizzativa e un quadro normativo fortemente semplificato. Auspichiamo altresì un superamento dell’eccessiva frammentazione delle istituzioni locali, tutelandone le identità ma guadagnando efficienza ed efficacia attraverso processi di aggregazione e di governance sovracomunale.
Sosteniamo la causa della maggiore autonomia e responsabilità delle Regioni, alla condizione che questa non determini l’affermazione di un neo-centralismo regionale, ma sia anzi la premessa per una ridefinizione di ruoli e competenze all’insegna della sussidiarietà.
Chiediamo che il Pd si intesti la battaglia della competenza, trasversale a tutti gli ambiti della società: competenza della politica, che non può essere improvvisazione e vuota propaganda demagogica; competenza (associata a valorizzazione del merito) nella pubblica amministrazione; competenza e qualificazione del capitale umano come leve essenziali di competitività del nostro sistema produttivo, da coltivare attraverso un grande investimento sulla formazione e sui giovani.
Vogliamo che il Pd coniughi con efficacia progresso ed equità, creazione di valore e contrasto delle disuguaglianze, senza più perdere di vista la necessaria compresenza di questi termini. Pensiamo che le città siano luogo elettivo di applicazione di questi principi, attraverso la concretezza riformista delle amministrazioni democratiche, e che da qui possano nascere esperienze e buone e pratiche riportabili a livello nazionale.
Crediamo nello sviluppo sostenibile, non più misurato in termini di solo PIL, ma riferito al conseguimento dei Sustainable Development Goals indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ciò pone in primo piano, nell’agenda del nuovo Pd, i temi del rispetto dell’ambiente e del contrasto dei cambiamenti climatici. Riteniamo che il Pd – nel quadro degli accordi internazionali su questo tema – debba farsi motore e guida della transizione ecologica del nostro Paese.
Crediamo altresì che il Pd debba promuovere una visione dell’immigrazione capace di tenere insieme principi umanitari, legalità, sicurezza e interessi economico-demografici del nostro Paese. Questa visione richiede: adesione al Global Compact; gestione europea dei confini e controllo dei flussi migratori spontanei; apertura di canali di ingresso legali orientati alle necessità del mercato del lavoro; accordi con i Paesi d’origine per l’esecuzione dei rimpatri; investimento in politiche di formazione linguistica, culturale e professionale dei richiedenti asilo; ammissione (o regolarizzazione su base individuale) subordinata a comprovata volontà di integrazione.
Infine, riteniamo necessario che il nostro partito dedichi prioritaria attenzione al problema del declino demografico del nostro Paese. Non c’è proiezione che non preveda per i prossimi decenni una drastica contrazione e un forte invecchiamento della popolazione, anche in presenza di un rilancio della natalità, con conseguenze potenzialmente devastanti per il sistema di welfare e per la gestione di queste dinamiche da parte delle comunità locali. Sta quindi a noi, al Pd, la responsabilità di elaborare proposte efficaci in ordine alle politiche per la famiglia, all’integrazione degli immigrati residenti nel nostro Paese e al complessivo ripensamento degli strumenti di welfare, con l’obiettivo di assicurarne la sostenibilità nel lungo periodo."

Il documento è stato elaborato grazie al contributo di:

Matteo Ricci – sindaco di Pesaro
Giorgio Gori – sindaco di Bergamo
Antonio Decaro – sindaco di Bari
Dario Nardella – sindaco di Firenze
Giuseppe Falcomatà- sindaco di Reggio Calabria
Mattia Palazzi-sindaco di Mantova
Catiuscia Marini – presidente Regione Umbria
Achille Variati -presidente Province italiane
Enrico Ioculano- sindaco di Ventimiglia
Marco Alessandrini – sindaco di Pescara
Massimo Castelli- sindaco di Cerignale e coordinatore Anci Piccoli Comuni
Enzo Bianco – presidente consiglio nazionale Anci
Romano Carancini  – sindaco di Macerata
Mario Bruno – sindaco di Alghero
Micaela Fanelli  – consigliere regionale Molise
Vittorino Facciolla  – consigliere regionale Molise
Valerio Lucciarini – sindaco di Offida
Fulvio Centoz – sindaco di Aosta
Massimiliano Presciutti- sindaco Gualdo Tadino
Stefano Mazzetti – sindaco di Sasso Marconi
Anna Maria Cardamone – ex sindaco Decollatura
Roberto Bruno -sindaco di Pachino
Renzo Macelloni – sindaco di Peccioli
Nicola Sanna – sindaco di Sassari
Luca Mascolo – sindaco di Agerola
Rosario Amico – sindaco di Serra Riccò
Marco Alessandrini – sindaco di Pescara

sabato 22 dicembre 2018

Maxiemendamento fantasma e le regole della democrazia

Quello che sta avvenendo da qualche ora o meglio da qualche giorno al Senato è quanto meno imbarazzante, non solo per le forze di maggioranza che hanno messo in atto questa sceneggiata, ma anche per il Paese intero. La democrazia parlamentare funziona se il Parlamento, che è composto dai nostri rappresentanti che abbiamo scelto, è messo nelle condizioni di confrontarsi, deliberare, ipotizzare, cambiare idea, trovare il punto di caduta tra due o più opzioni prendendole in considerazione nella loro complessità e dedicando del tempo ad ognuna di queste attività e ponderando le scelte. I nostri rappresentanti sono quelli che abbiamo delegato a prendersi cura della cosa pubblica al posto nostro, e oggi non sono messi nelle condizioni di farlo perché la legge di bilancio, quella che di fatto determina tutto il prossimo anno, non hanno potuto leggerla per tempo. I contenuti sono ignoti, il maxiemendamento fantasma è arrivato in commissione bilancio oggi, sabato 22 dicembre, nel primo pomeriggio ed è stato di nuovo emendato, e in tutto ciò l'unica cosa chiaramente comprensibile è che il contenuto della manovra è stato stravolto rispetto alla prima votazione in aula della Camera settimana scorsa. Votazione sulla quale era stata posta la fiducia. Un Parlamento esautorato e privato delle sue funzioni nel momento più importante di tutto l'anno per quanto riguarda la pianificazione e la programmazione che non può più quindi assolvere al suo compito. Un disegno preciso, pensato per lasciare le scelte nelle mani di pochi, un modo di intendere il Governo del Paese e la responsabilità politica degli eletti che non è tuttavia frutto degli ultimi giorni o degli ultimi mesi, ma di un decadimento che ha radici più profonde. Chi disprezza le istituzioni, vìola le regole, calpesta il diverso, non può che finire a comportarsi in questo modo quando si tratta di trovare un equilibrio, un punto di incontro, fare delle scelte assumendosene la responsabilità. Movimento 5 Stelle e Lega sono responsabili di questa situazione vergognosa in cui si trova il Parlamento, ma la società tutta è responsabile della fragilità della democrazia e tutti noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa per invertire la rotta.

martedì 18 dicembre 2018

Incontro con Liliana Segre

Ho avuto l'onore stamattina di ascoltare la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre a Monza. Una testimonianza profonda e toccante, un dono come è stata giustamente definita da chi ha introdotto l'evento. Il dono della memoria, di chi ha conosciuto il dolore e il male dell'uomo nel suo lato peggiore e ha ora la consapevolezza di dire che quel male non è "disumano": no è proprio umano, perché solo l'uomo arriva a tali aberrazioni irripetibili. "Dove non c'è assunzione di responsabilità c'è indifferenza" e nel silenzio più totale di oltre 700 studenti adolescenti che la ascoltavano, Liliana ha chiesto alle nuove generazioni di farsi testimoni, nel loro quotidiano, nelle loro scelte, nel loro modo di guardare il mondo, della sua memoria che è memoria collettiva di un'umanità tutta. "La marcia della morte si trasforma in marcia della vita, una gamba davanti all'altra" ci racconta i suoi 700 km a piedi in inverno da giovane 15enne da Auschwitz al campo di prigionia del Nord della Germania dove poi sarebbe stata liberata, con un realismo e una dignità che ho avuto freddo per lei immaginando quella distanza e quella neve.

martedì 18 settembre 2018

Tessere la comunità: il programma dell'evento


TESSERE LA COMUNITA'
EX FILANDA DI SULBIATE VENERDì 28 SETTEMBRE 2018
ORE 18.30 - PROGRAMMA COMPLETO 

Saluti istituzionali CARLA DELLA TORRE, sindaca di Sulbiate

Introduce e coordina ROBERTO INVERNIZZI, presidente della provincia di Monza e Brianza

Intervengono

STEFANO RADAELLI project manager di Ex Filanda - introduce Cristiano Coletta del PD di Carate Brianza 

MARCO MARAZZI avvocato, esperto di relazioni Italia-Cina - introduce Alessio Alberti, consigliere comunale di Desio 

ANTONIO ARGENZIANO segretario generale della gioventù federalista europea - introduce Alessio Alberti, consigliere comunale di Desio 

DAVIDE BRAMBILLA insegnante ed educatore - introduce Simone Castelli, consigliere comunale di Brugherio 

ELENA BONETTI professore associato di analisi matematica presso l'università di Milano - introduce Cristina Maranesi del PD Vimercate 

spazio per il dibattito aperto al pubblico sui temi proposti 

PAUSA BUFFET 

RITA PAVAN responsabile CISL Monza e Brianza e Lecco - introduce Gianni Bresciani del PD di Ronco Briantino 

ELIA BONACINA imprenditore della filiera del legno - introduce Giorgio Mercati del PD Lissone 

GIANFRANCO LIBRANDI imprenditore del distretto hi-tech - introduce Marco Lamperti, consigliere comunale di Monza 

MARIO CALDERINI professore ordinario presso il Politecnico di Milano - introduce Francesco Gerli, del Pd Bernareggio 

spazio per il dibattito aperto al pubblico sui temi proposti  

intervento finale di MATTEO RICHETTI 



martedì 11 settembre 2018

Harambee fa tappa in Brianza venerdì 28 settembre


Vogliamo essere presenti, con passione, e costruire percorsi, con impegno. Harambee organizza, promuove e porta avanti studi su vari temi che riguardano la vita pubblica e privata di ognuno per poter parlare in modo chiaro, responsabile e puntuale. L'idea dell'incontro che si svolgerà in Brianza a Sulbiate venerdì 28 settembre a partire dalle 18.30 è di essere per la buona politica un laboratorio di idee, muovere il dibattito, coinvolgere più persone possibili per non lasciare le parole da sole, ma accompagnarle con i fatti.
Per raccontare il territorio lombardo e per portare il nostro modello territoriale ma anche le nostre richieste alla politica, abbiamo pensato a diverse personalità che intendono dare il loro prezioso contributo allo sviluppo di un progetto politico che sia davvero basato sulla concretezza e sulla volontà di accompagnare questo Paese fuori dalla crisi, spingendo tutti insieme nella stessa direzione. 
Un ringraziamento va al sen. Matteo Richetti che ha reso possibile questo progetto. 
Seguirà il programma dettagliato dell'evento.




mercoledì 8 agosto 2018

La libertà di essere se stesse nella maternità e il contributo di Chiara Ferragni

Si è presa un mare di critiche la nota blogger ed influencer per come ha scelto di comunicare il suo rientro al lavoro e al suo percorso professionale e per come ha reso visibile il uso modo di conciliarlo con la maternità: 

"Dopo due settimane, su consiglio del medico, ho dovuto inserire il latte artificiale. Sapendo che avrei dovuto tornare presto a lavorare, in capo a due mesi ho rinunciato del tutto all’allattamento naturale. Non ci si annulla per un figlio"

Una scelta libera, consapevole, ma come sempre nel nostro Paese la libertà femminile di autodeterminare le proprie scelte ed il rispetto della soggettività della madre sono sconosciute. Più comune è dividersi in fazioni pro o contro il comportamento in sé. Credo che invece sia estremamente positivo che una donna che è considerata da molte ragazze un modello da seguire si prenda la libertà di raccontare i propri comportamenti anche quando questi vanno controcorrente, perché è un modo per favorire la libertà di tutte le altre: per tanto tempo le donne hanno subìto giudizi morali quando sceglievano di non dare la priorità al loro essere mamme rispetto al loro essere donne, o lavoratrici, o amanti, o qualunque cosa volessero, talvolta persino per anni dopo la nascita del figlio e non solo nei primi mesi. Problema che non esiste e che non è mai esistito per l'uomo. Cambiare approccio alla parità di genere è un percorso lungo, ma si può fare se ci sono persone che esplicitano e raccontano il loro modo diverso di vivere, rendendolo naturalmente legittimo, socialmente accettato, non tabù da nascondere ma scelta pubblica. 
Posto qui sotto alcuni screenshot di commenti Facebook alla notizia del fatto che una donna giovane, libera, in carriera aveva scelto, dopo due mesi e accompagnando il percorso con i consigli di un medico, di rinunciare ad allattare: ne ho scelti tre non troppo volgari ma esemplificativi di un metro di giudizio morale ed incentivo a toglierle la parola da una parte (commenti molto frequenti quando chi parla dice qualcosa di scomodo e che mette in discussione le proprie certezze, questa tipologia di commenti è ovunque non solo nei post al femminile), alternato però a donne che hanno rilevato in effetti la possibilità di esprimersi più liberamente grazie al fatto che un personaggio pubblico ha scelto di parlarne. 
Non è ovviamente la prima volta che accade ma credo che il percorso verso un pieno riconoscimento della soggettività femminile e della sua legittimità piena - anche di una narrazione pubblica di ciò che si sta vivendo senza tabù - sia molto lungo ancora. Passa attraverso l'idea che la donna sia uguale all'uomo, ma anche attraverso l'idea che sia soggettivamente se stessa e non debba mai essere omologata a forza alla madre, alla sorella, alla nonna, alla pinco palla di turno, ma possa invece affrontare le proprie domande trovando le proprie risposte. Ci riusciremo? 
Trovo molta positività e solidarietà femminile nell'approccio di chi ha scritto "lo avessero detto a me mi sarei sentita sollevata", scritto da una donna matura: quante volte le donne over 50 tentano di imporre i "sacrifici" che hanno fatto loro da giovani alle giovani donne, in modo implicito o esplicito. Trovo invece bellissimo quando mi capita di incontrare donne mature o anziane che hanno vissuto una vita bella, lunga ed intensa e la rivendicano con orgoglio ma anche quando le stesse donne mature o anziane raccontano di sacrifici fatti o di sensazioni provate non come frutto di una scelta ma di un sostrato culturale di cui si sono liberate troppo tardi o non sono riuscite per mancanza di forza e di sostegno esterno ma adesso, in ogni caso, sperano che tutte le altre possano essere messe in condizioni di vivere meglio e fanno di tutto affinché questo accada. Credo sia bellissimo e sia un comportamento che dovrebbe diffondersi. 

tante altre donne là fuori possano sentirsi sollevate 

la crisi di identità di chi legge notizie che non corrispondono al proprio stereotipo

esistono tante percezioni soggettive dell'allattamento e nessuna è mai sbagliata: diciamolo, sempre 


mercoledì 25 luglio 2018

La libertà femminile di non conformarsi: esiste?

Sul tema della parità di genere c'è sempre da approfondire, sviluppare idee, trovare nuove strade. Io sono per un femminismo nuovo e che vada in una direzione diversa, che non consideri le donne superiori agli uomini o eroine di conciliazione casa-lavoro, ma che ambisca davvero a superare in 10 o 20 anni quel gap culturale che fa sì che la donna, comportandosi esattamente come un uomo, subisca un giudizio morale. E che cresca le bambine spettinate e libere di giocare come i maschi e non educate e composte, in grado di incazzarsi e non assertive. Per cui forse dovremmo ragionare su come lavorare, nel nostro quotidiano, per scardinare determinati stereotipi. E per provare a costruire una società in cui una donna prima di tutto abbia il diritto di comportarsi come un uomo, e di conseguenza venga pagata come un uomo, abbia lo stesso tempo libero di un uomo da dedicare alla formazione personale e agli hobby, e possa non vivere una vita preimpostata. Qui una bella immagine presa da una pagina Facebook che ha fatto una bella riflessioni su alcuni stereotipi di genere. 

copyright da https://www.facebook.com/cynicalthoughtspage/posts/1643337835775873


mercoledì 18 luglio 2018

La lettura come mezzo di crescita per i detenuti

La lettura è fondamentale in ogni fase della vita per mantenere attiva la capacità critica e per sviluppare costantemente nuovi strumenti culturali.
In seguito alla visita al carcere di Lecco del 23 giugno, il senatore Roberto Rampi ha rilevato la mancanza, nella biblioteca del carcere, di libri in lingua originale per i detenuti stranieri. Stamattina ha pertanto consegnato al carcere un plico di libri: "Le lettura è un'abitudine positiva che ha un alto valore formativo e culturale e pertanto va favorita anche durante il periodo di detenzione. - sostiene Rampi - Due ragazzi di origine nigeriana durante la visita hanno espresso desiderio di ricevere anche una copia della Bibbia in inglese, che abbiamo consegnato insieme agli altri libri".
La direttrice della casa circondariale ringrazia per il gradito pensiero.

venerdì 13 luglio 2018

Conferenza stampa ‘In difesa delle libertà civili. Testimonianze da Russia, Moldavia e Kazakistan’, con Roberto Rampi

Si terrà il 19 luglio alle ore 14.30, sala Caduti di Nassirya presso la sede del Senato, la conferenza stampa “In difesa delle libertà civili. Testimonianze da Russia, Moldavia e Kazakistan”, d’iniziativa del Senatore Roberto Rampi, a cura della Federazione Italiana Diritti Umani (FIDU) e della Fondazione Open Dialog (ODF). Durante la conferenza, attivisti per i diritti umani testimonieranno lo stato fragile in cui versano le libertà civili in Kazakistan, Russia e Moldavia.
In particolare il senatore del Pd Roberto Rampi e il Presidente della FIDU, il Dott. Antonio Stango, di ritorno da una missione di monitoraggio in Kazakistan, presenteranno raccomandazioni in relazione alla promozione dei diritti umani nel Paese, in particolare la tutela delle libertà fondamentali dei manifestanti pacifici e dei prigionieri politici. L’incontro sarà un’occasione per ascoltare le testimonianze raccolte dal Sen. Rampi e dal Dott. Stango, tra il 16 e il 21 giugno 2018, in seguito a diversi incontri con esponenti della società civile, autorità di governo e detenuti politici. Altro tema centrale del dibattito sarà la persecuzione degli avvocati che si occupano di diritti umani e le misure intraprese dal governo kazako per aumentare la stretta sulla professione legale.
L’incontro sarà moderato e presieduto dal Senatore Roberto Rampi. Tra i relatori che presenteranno le loro testimonianze, vi saranno:
Lyudmyla Kozlovska – Presidente della Fondazione Open Dialog, organizzazione per i diritti umani attiva nella difesa di prigionieri politici e vittime dell’abuso del sistema INTERPOL nella regione dell’ex Urss;
Antonio Stango – Presidente della Federazione Italiana Diritti Umani, cofondatore del Comitato Italiano Helsinki, già direttore del Kazakhstan Human Rights Training and Support Program;
Domnica Manole – Giudice d’Appello della Camera di Chisinau, vittima di persecuzione politica per aver effettuato una decisione sconveniente alle autorità di governo;
Maigul Sadykova (da confermare) – attivista e blogger kazaka, vittima di repressione in relazione al suo sostegno al movimento pacifico di opposizione “Democratic Choice of Kazakhstan” (Scelta Democratica per il Kazakistan);
Igor Kotelyanets – fratello di Evgeny Panov, prigioniero politico ucraino, detenuto nella città di Simferopol´ situata nella penisola della Crimea, territorio occupato dalla Federazione Russa.

martedì 10 luglio 2018

Audizione del ministro della cultura Bonisoli di fronte alle commissioni Cultura di Camera e Senato (AgCult)

Bonisoli, commenta la deputata dem Anna Ascani, “ha esordito con una mezza verità, ovvero la contentezza di non avere più il turismo, cosa smentita dai fatti perché più di metà del suo intervento è stato incentrato sulla promozione del patrimonio culturale italiano ovviamente legata al turismo. Sarà quindi molto complicato gestire tutto questo con una delega ad un altro ministero e ad un altro ministro. Secondo dato negativo è che manca il foglio del ‘come’: ci sono tante dichiarazioni di intenti, alcune apprezzabili altre difficili da capire, ma manca comunque la sostanza. Positiva è la volontà di aumentare le risorse, e noi quando sentiamo di più risorse per la cultura ovviamente siamo felicissimi. Non vediamo l’ora di capire come saranno spese. Stesso discorso per le assunzioni, ovviamente c’è bisogno di personale”. Tra i temi non toccati anche i decreti attuativi sullo spettacolo e la Convenzione di Faro e qui, spiega la Ascani, “ci dovrà spiegare come convincerà la Farnesina a metterla tra le sue priorità”.
Rispetto al contratti di governo, ha aggiunto Flavia Piccoli Nardelli, “abbiamo avuto elementi su come intende muoversi. Ci sono alcuni temi che non ha trattato e che sono stati particolarmente felici nella passata legislatura, come l’art bonus e quei provvedimenti che vanno a toccare il turismo culturale, quindi l’Anno dei borghi, i cammini, le capitali italiane della cultura. Questo è stato completamente cancellato”.

Una mano tesa arriva dal senatore Pd Roberto Rampi che tuttavia non può fare a meno di notare nella relazione del ministro “una discontinuità rispetto all’opposizione nella passata legislatura e una continuità con il ministero Franceschini. Noi – ha aggiunto – saremo disposti a dare una mano nella battaglia che, immagino, non sarà semplice sulla legge di Bilancio. se si vogliono mantenere le risorse che noi abbiamo aumentato ed aumentarle ancora bisognerà combattere. E noi per la cultura combattiamo volentieri”.

giovedì 5 luglio 2018

Come cambia la politica al tempo dei social?

Prima e dopo la campagna elettorale si è parlato tanto della comunicazione del Partito Democratico di come usiamo i social, di come ci relazioniamo con gli altri nel mondo virtuale, di quale sia il modo migliore per utilizzare i social network anche per una formazione del consenso sul medio-lungo periodo e di quanto spazio dare ancora al cartaceo oggi che tutto sembra passare attraverso i social network. Domenica alle 18.30 ne parliamo dal vivo con Jacopo Scandellaconsigliere regionale e responsabile comunicazione del Partito Democratico Lombardo, alla Festa de l'Unità dei circoli PD di Lentate, Seveso, Barlassina, Meda, un luogo simbolo della sintesi tra tradizione e rinnovamento perché è la festa più antica della lombardia (74° edizione consecutiva) e perché ha trovato il modo di ricercare nuove energie unendo le forze di 4 circoli. Partecipazione attiva sul territorio e presenza sui social: come si integrano, come possiamo migliorare, come possiamo differenziarci da chi i social media li usa solo per investire sulle paure dei cittadini. Vi aspettiamo numerosi con le vostre idee, le vostre proposte e ovviamente le vostre critiche. 

mercoledì 4 luglio 2018

Giachetti a Vimercate domenica 8 luglio


“Comprendo bene la necessità di trovare un punto di incontro. Non accetto, però, che lo si faccia al ribasso, facendo in modo che le responsabilità delle scelte non emergano mai chiaramente. Questa modalità non mi appartiene proprio”. Consiglio vivamente la lettura del libro dell'on. Roberto Giachetti che sarà presentato a Vimercate domenica mattina, SIGARO, POLITICA E LIBERTA': leggero, frizzante ma al tempo stesso rappresentativo di un pensiero e di un modo di fare politica dentro il Partito Democratico. 
Vi aspettiamo alle 10.45 alla corte rustica Borromeo, bellissima location sita nella nostra frazione di Oreno, sarà possibile acquistare il libro il giorno stesso per farlo autografare ma c'è anche l'ebook per chi vuole leggerselo una di queste sere!

sabato 30 giugno 2018

Futuro Europa: dibattito a Vimercate con Tommaso Nannicini

L'Europa è la mia casa. Sono sicura che per chi come me ha fatto l'Erasmus non vi è alcun dubbio sull'essere cittadini europei prima che italiani, lombardi o altro. Sul fatto che la nostra identità, la nostra cultura occidentale è prima di tutto rappresentata nella definizione di Europa. Purtroppo però ultimamente si sente sempre più una disillusione verso il sogno europeo, quasi che quell'idea di Europa unita per cui altri prima di noi si sono dati da fare per decenni non debba più essere un progetto concreto nostro. Ecco io credo sia il caso di discuterne e di capire quali sarebbero le conseguenze di scelte che ci isolano, per fare politica in modo consapevole e perché è nell'unione che possiamo crescere, non chiudendoci nel localismo di tante realtà sempre più piccole. C'è un pezzo di mondo che aspetta la sua occasione di riscatto là fuori: India, Cina, l'intera Africa vogliono crescere economicamente e vogliono liberare i loro popoli dalla povertà. Ecco la soluzione non può essere chiudersi ma solo unirsi, in modo da essere visti da fuori come un'unica grande entità culturale e democratica. Lunedì 2 luglio alle 20.30 alla festa de l'Unità di Vimercate ci sarà Tommaso Nannicini, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Renzi, che ci parlerà proprio dell'Europa del futuro. Segue estrazione della sottoscrizione a premi! 

sabato 23 giugno 2018

Visita al carcere di Lecco


Stamattina per la prima volta ho visitato un carcere, quello di Lecco, con l'amico e senatore Roberto Rampi, Gianni Rubagotti del Partito Radicale e due esponenti di altri partiti politici, Riccardo Olgiati e Giancarlo Morandi. Credo che nel modo in cui gestiamo quella parte di società che vorremmo lontano da noi si misuri davvero il nostro essere civili, democratici, portatori attivi di un'idea di equità e giustizia.
Certamente questa che ho avuto occasione di visitare è una realtà ben gestita in termini di spazi e di diritti, ma come comunità e come Paese democratico dobbiamo fare ancora grandi passi nel provare a trasformare la detenzione in un percorso di recupero della persona e di reinserimento nella società, superando lo stigma che chi ha vissuto questa esperienza negativa si porterà dietro sempre. Perché sbagliare fa parte dell'essere umano e una comunità può e deve fare lo sforzo di guidare chi ha sbagliato in un'altra direzione costruendone un percorso, proponendo una rieducazione. L'essere umano si dimostra uomo maturo anche laddove prende consapevolezza piena che siamo tutti figli di Caino, e che la vita di ognuno di noi è fatta di alti e bassi, momenti in cui è chiaro cosa è giusto e cosa è sbagliato e momenti del cammino della vita in cui ci ritroviamo nella "selva oscura". La forza della comunità sta nella capacità di riportare sulla strada chi è uscito fuori strada, e dunque il luogo di detenzione  non deve essere il luogo dove rinchiudiamo le ombre della società, dove mandiamo le persone difficili da gestire o che non si riconoscono nelle regole, ma  dovrebbe diventare prima di tutto un luogo di rieducazione al vivere civile, di apprendimento di un mestiere, di sviluppo dell'etica e della moralità laddove perdute. Con un occhio alla prevenzione come metodo di approccio anche nella fase in cui la persona scivola ai margini della società, prima che la china lo porti irrimediabilmente a commettere degli illeciti. 


PS: La panchina rossa che ho fotografato è all'esterno, è stata posta lo scorso novembre ed è un simbolo della lotta alla violenza contro le donne. 
"C'è ancora speranza di salvezza quando la coscienza rimprovera l'uomo".

giovedì 21 giugno 2018

giovedì 14 giugno 2018

Metropolitana a Vimercate: la battaglia continua! #metroavime

Il nostro parlamentare vimercatese Roberto Rampi ha depositato al Senato un'interrogazione per portare all'attenzione del nuovo Ministro il tema del prolungamento della linea verde della metropolitana di Milano, che da anni attendiamo a Vimercate. 

Progetto di prolungamento della M2 da Cologno Nord a Vimercate risalente al 2009

Di seguito il testo della richiesta.

Premesso che:


l’area est della Brianza al momento non è servita da mezzi pubblici in grado di sostenere il flusso giornaliero di lavoratori e visitatori. Sono stati proposti, nel corso degli anni, alcuni progetti, giudicati non sostenibili economicamente, per prolungare la metropolitana da Cologno nord a Vimercate, seguendo un percorso interrato;

al momento le proposte portate sul tavolo dalle varie associazioni di cittadini attive sul tema della riduzione dell’inquinamento e della sostenibilità ambientale nonché dalle diverse forze politiche sono: metropolitana esterna per ridurre i costi; metrotranvia sul modello di quelle bergamasche; BRT (bus rapid transit); una tranvia a scartamento speciale che possa transitare sulla linea M2 così da evitare rotture di carico;

considerato che:

vi è necessità di valutare il carico dei mezzi soprattutto negli orari di punta da e verso le grandi realtà produttive della zona: Energy park, il distretto hi-tech del vimercatese, centro direzionale Colleoni, Area commerciale di Carugate a ridosso della tangenziale est;

occorre inoltre ricordare l’incidenza dell’eccessivo traffico in tangenziale est da e verso Linate anche sul trasporto merci;

è necessario ribadire l’incidenza della percezione di sicurezza nella scelta di utilizzare o meno il mezzo pubblico da parte dell’utente: qualunque soluzione, se non continuativa da Milano centro, deve prevedere un nodo di interscambio al chiuso e fermate accessibili solo a chi usufruisce del mezzo per rendere il trasporto pubblico adeguatamente attrattivo per tutte le categorie di utenti: giovani e anziani, donne e uomini, persone sole o accompagnate, con o senza disponibilità economiche, lavoratori diurni e notturni;

il mezzo pubblico non deve essere una scelta di serie B ma deve essere la prima scelta per chi deve muoversi da e verso Milano e per rendere attrattivo il distretto hi-tech che necessita di un rilancio nei prossimi anni. Occorre considerare questo nuovo approccio prioritario per i prossimi 5 anni della XVIII Legislatura in tutte le scelte riguardanti i trasporti,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda mettere in atto, al fine di favorire la mobilità ecosostenibile nell’area est della Brianza, con particolare riferimento alle attività di rilancio del distretto hi-tech del vimercatese e i collegamenti con l’aeroporto di Linate;

se intenda attivare un tavolo di confronto con la Regione Lombardia, con tutti i parlamentari eletti sul territorio e con i Comuni coinvolti per trovare insieme una soluzione che vada incontro alle esigenze dei cittadini.

Crociera? Non nel mio nome.

photo credits: Sara Alonso Esparza 
Mi vergogno come italiana e come europea a sentire un ministro della Repubblica parlare di "crociera" riferendosi alla nave di migranti Aquarius che non ha potuto attraccare sulle nostre coste per dare ospitalità a quegli uomini e quelle donne disperati. Me li immagino stanchi e affamati, con il vento a 35 nodi e le onde di 4 metri. Io che ho il mal di mare pure sul traghetto dell'isola d'Elba, ho la nausea per loro. A volte cerco di immaginare i loro pensieri: chissà quanto deve essere grande la speranza di sopravvivere, la voglia di dare ai tuoi bimbi un futuro migliore, la disperazione e il vuoto di quello che ti lasci dietro per spingerti ad intraprendere un percorso lungo, ignoto, senza mezzi tuoi. Senza avere il controllo della situazione perché per settimane o mesi ti ritrovi in mano ad altri. E stai mettendo i tuoi figli in mano ad altri, perché là dov'eri non c'è più casa, non c'è più cibo, non c'è più la certezza di chi sono le persone di fiducia. E allora hai più fiducia in un mondo estraneo, che non hai mai visto, che non hai gli strumenti per raggiungere da solo, che in casa tua. E poi dopo una traversata nel deserto, caldo mancanza di acqua che Dio solo sa quanta paura può darti, dopo esserti trovato solo in mare aperto, arriva una nave e ti soccorre. Arrivano delle persone estranee, con un volto diverso da quelli che ti sono famigliari. Bianchi e in salute, insomma non deperiti e dimagriti come tutti gli altri che hai visto finora, portano sul proprio corpo e nei propri abiti i segni di un benessere che non hai mai conosciuto, e parlano pure una lingua che non comprendi. Ti soccorrono e ti ospitano su una nave. Tu non sai nulla di queste bandiere, di quei confini, di dov'è la terra ora. E però ti ritrovi a continuare a vagare per mare senza sapere dove ti stanno portando, vedi la terra ma non ti fanno scendere. Ecco io spero, cara mamma della foto e tutti i tuoi compagni di viaggio, che nessuno ti dica mai per questo vagare senza meta era perché gli italiani non vi hanno voluti: non è nel mio nome.

martedì 5 giugno 2018

Roberto Rampi: "così si creano nuovi esodati"

“Non mi piace commentare le interviste e preferisco aspettare i provvedimenti, però l’approccio di queste ore su pensioni e protezione sociale è preoccupante: aumento del costo del lavoro, misure punitive per chi ha subito la cassa integrazione, abolizione degli sgravi per i nuovi occupati, eliminazione dell’ape sociale e di tutte le misure di sostegno al reddito per un generico reddito di cittadinanza che costa di più e fa parti uguali tra diseguali. Nessun impegno per la salvaguardia degli esodati (noi ne abbiamo finanziate 8) ma anzi il rischio di crearne di nuovi. Dietro lo slogan “aboliamo la Fornero” vedo un approccio che favorisce i più forti”. 

giovedì 31 maggio 2018

Importante sostenere la campagna della Federazione Italiana Diritti Umani

"La Federazione Italiana Diritti Umani dà il via alla campagna Moratoria Universale della Pena di Morte 2018 a sostegno del prossimo voto all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla Risoluzione che punta alla sospensione dell'applicazione della pena capitale ovunque nel mondo. Negli scorsi anni sono stato in diversi Paesi del mondo per chiedere e ottenere la loro adesione. È sempre più importante che questo tema sia popolare e non riguardi solo le élite". Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Roberto RAMPI. "Autore della campagna è Oliviero Toscani che ha detto: sono nato in un Paese monarchico e fascista, in guerra e alleato con i nazisti ora posso girare per l'Europa senza passaporto: se qualcuno mi avesse detto che il mondo sarebbe cambiato in questo senso non ci avrei creduto, e invece è successo e ora abbiamo il dovere di continuare su questo lungo cammino; è nella conquista e nella diffusione dei diritti umani che si manifesterà l'evoluzione dell'unica razza che esiste: quella umana. Le sue parole sono di assoluta verità e le condivido", aggiunge Rampi. "Le iniziative a sostegno della moratoria arriveranno anche al pubblico dei grandi eventi musicali in programma per i prossimi mesi grazie al coinvolgimento di DNA concerti, partner della campagna - continua - con l'obiettivo di informare e sensibilizzare sulla pena di morte e, allo stesso tempo, di riaffermare l'importanza e la necessità di un impegno costante da parte dei Paesi che l'hanno abolita, come appunto l'Italia, per un mondo che dica no all'omicidio di Stato".

lunedì 28 maggio 2018

Una fase difficile, abbiamo gli strumenti per affrontarla?

La buona politica è complessa perché richiede la capacità di trovare il percorso migliore da portare avanti date le premesse. Non si può prescindere dalle premesse, se no si costruisce sulle sabbie mobili. Le premesse sono:
1) che abbiamo un debito pubblico ingente perché abbiamo speso senza avere i soldi e quindi non saremmo credibili neanche per un amico, figuriamoci per le banche; 
2) che la politica è debole perché è stata delegittimata da comportamenti immorali nel corso dei decenni. Avere una politica forte e una credibilità non si costruisce in un mese;
3) che oggettivamente c'è un cospicuo numero di italiani con mutui ed investimenti, risparmi, posizioni di ricattabilità lavorativa e quindi di fragilità, e che la loro tutela è fondamentale per il buon funzionamento della democrazia.
Si possono cambiare le premesse? Probabilmente sì, in un medio-lungo periodo, ma chi sta gestendo questa delicata fase non può prescindere dalle premesse dell'oggi e creare una narrazione che non tiene conto dei dati concreti. Perché l'economia non sia più forte della politica, abbiamo una sola strada: rendere più forte la politica, più legittimata, più partecipata, più inclusiva. 

mercoledì 9 maggio 2018

Seminari e convegni internazionali UPF: incontro con il sen. Roberto Rampi

La Federazione delle famiglie per la pace mondiale e l'unificazione e UPF - Universal Peace Federation organizzano un incontro con il senatore Roberto Rampi sul tema: "Seminari e convegni internazionali UPF per la pace nel mondo" e la presentazione del giallo "Assassinio a Montecitorio".
Presenta Carlo Chierico, Presidente di UPF Monza.
Intervengono il sen. Roberto Rampi, ambasciatore di pace e tra i fondatori della IAPP, e Renato Vallone, presidente della comunità unificazionista di Milano.
Segue rinfresco fino alle ore 14.20. L'ingresso è gratuito.

lunedì 16 aprile 2018

Donne e politica: 1° incontro scuola di formazione

Con il tavolo di formazione politica degli Stati Generali delle donne di Monza e Brianza, abbiamo pensato ad un ciclo di incontri di formazione politica destinati alle giovani donne.  Gli incontri saranno itineranti in Brianza, in modo da avvicinarci alle diverse realtà locali.

Obiettivi del percorso:
- comprendere e analizzare le cause delle disuguaglianze di genere nei processi di accesso alla politica.
- utilizzare gli strumenti normativi, tecnici e politici per sviluppare politiche locali con una prospettiva di genere.
- sviluppare strumenti e capacità, personali e collettive, per prendere parte ai processi decisionali con una maggiore consapevolezza.

Il primo incontro si terrà sabato 5 maggio 2018 dalle 15 alle 18 presso la sala della provincia di Monza e Brianza, a Monza in via Grigna 13.

Qui sotto il programma dettagliato. Siete tutte invitate!

venerdì 13 aprile 2018

Sen. Roberto Rampi: Presentato ddl per istituzione Commissione inchiesta su Cambridge Analytica

“E’ stato presentato ieri al Senato un disegno di legge concernente l’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare per indagare sul caso “Cambridge Analytica” e accertare eventuali violazioni di dati personali di cittadini italiani funzionali a condizionare illecitamente l’esito delle diverse consultazioni elettorali o referendarie svoltesi negli ultimi anni, o comunque a manipolare indebitamente il consenso elettorale.
Anche alla luce delle dichiarazioni del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, la proposta – di cui sono primo firmatario – ha come obiettivo quello di fare chiarezza sulle presunte violazioni dei dati personali, i processi e gli attori coinvolti negli abusi, ma anche quello di accertare se sussista, in un mercato privato della sorveglianza distribuita su internet, uno spazio privo di regolamentazione e controllo che sta mettendo a repentaglio i sistemi democratici. La vicenda ha un notevole impatto anche in Italia, visto che sarebbero infatti circa ventunomila gli utenti italiani i cui dati sarebbero finiti sui server della società londinese che ha avuto accesso ai dati dell’ormai famosa app ‘my digital life’. Si tratta di una vicenda che merita l’adeguata considerazione del Parlamento italiano e che va affrontata per capire una volta per tutte le pratiche di sfruttamento dei social media come bacino dove raccogliere illegalmente dati personali per finalità politiche”. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Roberto Rampi.

domenica 8 aprile 2018

Harambee: per fare politica ci vuole passione

Una bella mattinata di confronto aperto quella organizzata ieri a Roma da Matteo Richetti, per provare a costruire un percorso che porterà presumibilmente verso il congresso con le primarie aperte del Partito Democratico (potete rivedere il video qui). Un'idea rinnovata di partito che si pone all'ascolto, che vuole provare a tornare ad essere comunità. Tanti i contributi di esperti come Alberto Negri, Monica Fabris, Silvia Castagna, Massimo Temporelli, Elena Bonetti e tanti gli interventi di semplici militanti del Partito Democratico che provano a raccontare i territori, le difficoltà del quotidiano, le speranze dei loro concittadini. L'invito a far salire sul palco Luca, elettore del 5 stelle che nei giorni successivi al voto aveva scritto una mail a Matteo Richetti per esprimere il suo dissenso e le motivazioni del suo voto "contro": un breve intervento quello di Luca che però dà un senso alla volontà di ascoltare e capire chi è diverso da noi e le domande degli elettori. E poi la piattaforma Harambee creata per rimanere in contatto con tutti noi e sviluppare nuove iniziative.
Un muro dove ciascuno ha potuto lasciare la propria impronta colorata
"Sono inquieto e ho paura che non siamo all'altezza di vivere questo tempo. Ho paura che diamo alla politica una statura e una dimensione non all'altezza delle esigenze che abbiamo" ci dice Matteo, con semplicità e umiltà provando a tracciare un percorso che trovi delle risposte alle richieste di rappresentanza dei cittadini. E prova ad aggiungere anche una nuova chiave di lettura sul risultato del 4 marzo: in campagna elettorale abbiamo sbagliato a rispondere alle domande degli elettori, abbiamo risposto alla domanda "che cosa abbiamo fatto per voi" continuando a raccontare i provvedimenti approvati nei 5 anni di Governo; invece molti cittadini semplici, lontani dalle logiche del potere e di partito ci stavano chiedendo semplicemente "tu dov'eri?" raccontando con le loro scelte di una lontananza, vera o percepita, della politica alta dal quotidiano delle persone, dalla crisi così sentita soprattutto in alcune aree del Paese negli ultimi 4 anni.  Un invito a non scaricarsi le responsabilità uno sull'altro e a non analizzare la situazione delicata che stiamo vivendo come partito in modo superficiale, a non permettere che vengano meno i fondamentali del ragionamento politico che è necessario fare per costruire il futuro, un futuro che continui sulla strada del riformismo ma che basi il confronto sul rispetto dell'altro che è diverso da noi.
Un momento anche per rispondere sul vincolo di mandato, uno dei temi del momento portato all'attenzione della stampa in questi ultimi giorni dal 5 stelle che propone un contratto per governare il Paese a chi ci starà: "L'unico patto che un eletto sottoscrive, di qualunque forza politica stiamo parlando, è quello di rinunciare al proprio interesse particolare in favore di quello generale, non può esserci nessun altro vincolo". Il nostro modo di fare politica, al contrario di quello di altri partiti o movimenti, è ben rappresentato proprio da questa volontà di mettere il bene comune al primo posto, e in futuro dovrà essere caratterizzato dalla volontà di tutti di ricostruire comunità e di porci come partito al fianco dei cittadini e delle loro esigenze, facendocene carico appieno e dando una visione di futuro che forse in questi ultimi mesi per molti è venuta a mancare. Prova a raccontare anche l'esperienza di comunità come era vissuta in Emilia Romagna prima della crisi del centrosinistra: "la convinzione delle persone, che non era solo convinzione ma sostanza, era di vivere in una comunità dove se ti capita di inciampare c'è qualcuno che ti sorregge e ti rimette in strada; di fronte a una difficoltà anche se la difficoltà era tua c'era qualcuno che se la poneva pur non toccandola con mano, e non si rompe una struttura di comunità così". Da qui ripartire, insieme: dal ricostruire un percorso che porti le persone a sentirsi parte attiva di una comunità, dal costruire una relazione con le persone prima di dare risposte.

mercoledì 4 aprile 2018

Diritto d'autore: quale futuro?

Il prossimo 23 aprile si celebra la 22^ edizione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, l’obiettivo di questa Giornata, nata nel 1996 e patrocinata dall’UNESCO (28 C/Resolution 3.18 del 15 novembre 1995), è quello di valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.

A.I.D.A. - Associazione Intermediari del Diritto d’Autore - promotrice lo scorso anno, insieme all’UNESCO Giovani, di questa giornata nella splendida location nel teatrino di corte della  Villa Reale di Monza, rinnova per il 2018 il suo impegno in quelle che sono state le promesse della scorsa edizione: promuovere i nuovi creativi e i promotori di cultura, nonché proseguire il programma di sensibilizzazione a partire dalle scuole, dove nascono i futuri autori e fruitori del Diritto d’Autore; perché l’educazione civica e il rispetto della legalità, così come la tutela di ogni forma d’arte è e deve essere un diritto imprescindibile e l’unico antidoto al contrasto di disinformazione e malcostume sul tema.

570 anni fa, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, nasceva il diritto d’autore, oggi, dopo aver attraversato oltre 5 secoli di innovazione tecnologica siamo nell'era digitale, in cui è meravigliosamente semplice la divulgazione dell’arte, intesa in ogni sua forma, ma proprio per questo altrettanto terribile e pericolosa la violazione del Diritto d’Autore. Per questo è fondamentale lavorare insieme per la sua difesa a partire da sensibilizzazione e informazione costante.

Il presente e, molto probabilmente il futuro, è segnato dall'entrata in vigore del D.L. 148 del 16/10/2017 che ha modificato la precedente legge sul diritto d’autore, ovvero ha recepito la Direttiva Europea 2014/26 sulla liberalizzazione del diritto d’autore, aprendo le porte – in maniera controversa - a nuove Società di Collecting, senza scopo di lucro o governate direttamente dagli aventi diritto.
Se con questa Direttiva si cerca un’ipotetica strategia europea della cultura nell'era digitale, è altrettanto vero che non si può e non si deve prescindere dal ruolo dell’intermediario, pertanto è indispensabile che abbiano tutti chiaro che cosa sia il Diritto d’Autore, quanto lavoro c’è dietro un’opera e perché è importante difenderlo!

A.I.D.A., nasce proprio in difesa del Diritto d’Autore, e si assume tutti i giorni l’impegno di tutelare gli autori e gli editori ma anche la categoria degli intermediari stessi, perché senza la figura di un intermediario qualificato non ci sarebbe professionalità nella delicata opera di raccolta e di difesa della creatività che non può essere demandata a strategie di un mercato che difatti non è un mercato, basti pensare che proprio l’UNESCO ha dedicato a questo Diritto una Giornata di celebrazione, cosa che non sarebbe possibile per il mercato della telefonia, del gas, delle assicurazioni, etc.

INTERVERRANNO:
il Presidente della Associazione Intermediari del Diritto d'Autore dott. LUCA CERRATO
il Relatore dott. Giulio Meduri, membro AIDA esperto in Diritto d'Autore
il Senatore Roberto Rampi già membro della Commissione Cultura della Camera, fra gli estensori del D.L. 148 del 16/10/2017
Pierpaolo D'Emilio Compositore, Produttore, Editore, CEO di Groove It e Presidente del Comitato Italiano per la Difesa del Diritto d'Autore e Connessi già Produttore Esecutivo Warner Music
I componenti della band The Rock Alchemist
Antonetta Carrabs Presidente Casa della Poesia Monza
Ettore Radice Presidente Mnemosine Monza

QUANDO:
Domenica 22/04/2018 ore 15:45.

DOVE:
MONZA, Centro Storico, SALA MADDALENA, via Santa Maddalena, 7. Parcheggio a 100mt PIAZZA TRENTO E TRIESTE. 200mt dalla Stazione di Monza.

martedì 3 aprile 2018

TESTAMENTO BIOLOGICO E DAT (disposizioni anticipate di trattamento): LE DONNE DEMOCRATICHE PER MONZA INCONTRANO MATTEO MAINARDI


Le Donne Democratiche per Monza in collaborazione con l’Associazione “Luca Coscioni” organizzano un incontro sul tema “Testamento biologico e Dat”  il prossimo 15 Aprile alle ore 18,30 a Monza presso l’Urban Center, Sala Picasso.
Aderiscono alla iniziativa :
il Partito Democratico di Monza, Lombardia Progressista, Insieme e Radicali Monza e Brianza.



Le Donne Democratiche per Monza affronteranno il tema con Matteo Mainardi, autore del libro “Testamento biologico e consenso informato” e componente del direttivo dell’associazione  che da sempre si batte per la libertà di scegliere un fine vita dignitoso.
La Legge 14 Dicembre 2017 sul Biotestamento, entrata in vigore a metà Gennaio, è la prima misura nazionale attuata per evitare l’accanimento terapeutico nel rispetto della vita e si pone l’obiettivo di tutelare sia i pazienti, che le loro famiglie, che i sanitari.
Questa Legge, che  non prevede alcuna forma di eutanasia, trae origine dall’art. 32 della nostra Carta Costituzionale. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”
 
I principi base sono:
Consenso informato: tutti devono essere informati sul proprio stato di salute e nessun trattamento può essere iniziato o proseguito se privo del consenso  della persona interessata. Ognuno può accettare o rifiutare la cura o revocarne il consenso.
Dat (Disposizioni anticipate di trattamento):ogni persona maggiorenne, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, puo’ attraverso il Dat esprimere le proprie  volontà in materia di trattamenti sanitari, ossia il consenso o rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti, inclusi la nutrizione ed idratazione artificiali. Inoltre il consenso puo' essere esteso alla possibilità di ricorrere,  nei casi di pazienti con prognosi infausta nel breve termine, in presenza di sofferenze refrattarie  ai trattamenti sanitari, alla sedazione profonda palliativa. Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente ed in conseguenza di ciò è esente da responsabilità civile o penale.
Pianificazione condivisa delle cure: il paziente colpito da patologia grave puo’ concordare con il medico come intervenire, quali interventi subire a fronte del progressivo avanzamento della patologia ed al venir meno delle proprie capacita’. Il documento di pianificazione delle cure viene redatto insieme da medico e paziente, ma puo’ essere modificato soltanto dal paziente stesso.
Perché abbiamo voluto affrontare  questo argomento?
Per sensibilizzare i cittadini monzesi, nel rispetto di ogni volontà ed orientamento, su questa tematica, delicata ed importante,  perchè vivere e morire con dignità è un diritto.
Per chiarire dubbi e perplessità sulle applicazioni di questa nuova legge, che finalmente fornisce gli strumenti per regolamentare la libera scelta sul fine vita.  
Per spiegare le modalità con cui operare questa scelta da un punto di vista  burocratico.

Sul sito del comune di Monza è già presente il modulo per la richiesta di deposito del testamento biologico.

L’evento è gratuito con ingresso libero, senza prenotazione.